I CMS headless per gestire i contenuti su più dispositivi
I CMS tradizionali hanno un limite: quello di strutturare il contenuto in funzione del dispositivo di destinazione. I CMS headless nascono proprio per superare questo limite: essendo privi del front-end, essi svincolano il contenuto dalla sua presentazione. I CMS headless focalizzano sull'architettura del contenuto anziché sul dispositivo, favorendo la cura e il riuso del contenuto stesso.
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CMS tradizionali e CMS headless: differenze
Un CMS tradizionale consiste di tre parti:
- un database per archiviare i contenuti
- un back-end per gestire tali contenuti
- e un front-end per presentarli.
In questi sistemi di content management il back-end è strettamente connesso al front-end di pubblicazione, e permette perciò di gestire il contenuto per un unico touchpoint (o pochi touchpoint, nel caso di template responsive).
Un CMS headless elimina il livello di presentazione e possiede soltanto due componenti:
- il database per archiviare i contenuti
- il back-end per gestirli.
È detto senza testa (headless) proprio perché privo del front-end. I contenuti possono quindi essere pubblicati su molteplici touchpoint tramite API che consentono a sistemi di terze parti di dialogare col CMS. I creatori di contenuti possono così concentrarsi sull’architettura dell’informazione e il content design, mentre gli sviluppatori si preoccuperanno di garantire la giusta presentazione nei vari canali.
Limiti dei CMS tradizionali
Il limite dei CMS tradizionali è quello di legare strettamente la gestione del contenuto (back-end) alla sua pubblicazione (front-end). Così, anche adottando un template responsive, si possono gestire un numero limitato di dispositivi (desktop, smartphone, tablet). Il responsive design adatta la cornice ma non il contenuto, che resta sempre lo stesso. Possiamo tutt’al più lavorare con i CSS di ultima generazione per far scomparire alcune porzioni della pagina, ma sempre limitatamente.
Siamo abituati a pensare ai content management come sistemi per pubblicare contenuti. In realtà i content management dovrebbero servire anzitutto a gestire il contenuto (come il nome stesso suggerisce). Tanto più in uno scenario come quello attuale che vede la proliferazione continua di nuovi dispositivi.
Vantaggi dei CMS headless
Il vantaggio dei CMS headless è quello di svincolare i contenuti dalla loro presentazione-pubblicazione. Questi sistemi sono concepiti proprio per gestire il contenuto in modo più raffinato e strutturato rispetto a quelli tradizionali. Con questi software è possibile:
- progettare, gestire e pubblicare contenuti su più dispositivi
- evitare incoerenze fra i canali
- mantenere i contenuti sempreverdi.
Il valore aggiunto di questi sistemi è che permettono di concentrarsi esclusivamente sul contenuto e la sua architettura interna. Sono orientati alla cura del contenuto, mediante la creazione e gestione di contenuti strutturati. Il contenuto strutturato è un contenuto progettato e costruito impiegando blocchi informativi elementari, che possono essere montati e smontati in modo flessibile, e distribuiti su qualunque dispositivo. A partire da questi blocchi è possibile generare i diversi tipi di contenuto, di diverso grado di complessità. I content management system senza testa sono centrati sul componente (i blocchi informativi) non sul prodotto (pagina, articolo ecc.).
Centralizzare la gestione dei contenuti indipendentemente dal touchpoint di destinazione significa inoltre possedere un’unica fonte di conoscenza, evitare duplicazioni e incoerenze, abbattere tempi e costi. Tutti i redattori lavorano su un’unica piattaforma, indipendentemente dal tipo, dal formato o dalla destinazione delle risorse.
CMS decoupled: come rendere headless i CMS tradizionali
Se non si vuole investire in un vero e proprio CMS headless, l’alternativa può essere quella di rendere headless un CMS tradizionale, come ad esempio Drupal o WordPress. Si parla in questi casi di CMS decoupled (disaccoppiati).
I content management system disaccoppiati sono content management tradizionali dove back-end e front-end sono stati separati. Diversamente da quelli senza testa, questi sistemi possiedono ancora un front-end, ma questo non viene utilizzato. Ciò è reso possibile usando framework come React, Node.js, Vue.js.
Una guida per disaccopiare Drupal è contenuta nel sito ufficiale di Drupal. Mentre Next Drupal è un progetto per rendere Drupal headless. È possibile disaccoppiare anche WordPress, sia attraverso plugin sia lavorando direttamente sul back-end.
Cambiare la cultura prima della tecnologia
Il software è lo strumento non la soluzione. Dotarsi quindi di un CMS senza testa non risolve il problema delle gestione omnicanale del contenuto. Occorre che vi sia anzitutto un cambiamento di mentalità all’interno dell’organizzazione. È necessario cioè:
- abbattere i silos informativi tra uffici o direzioni, e pensare l’organizzazione come un tutt’uno armonico (pur nella diversità delle mansioni)
- concepire il contenuto stesso non come un oggetto monolitico ma come una costruzione Lego, quindi modulare ed elastica.
Il valore aggiunto di un content management senza testa è proprio quello di funzionare come un bacino unico di deposito e approvvigionamento. Ciò significa che tutti i produttori di contenuto alimentano quest’unico bacino, che a sua volta alimenta tutti i canali aziendali. Occorre insomma un cambiamento culturale nelle persone.