Omnichannel design all’Istituto degli Innocenti di Firenze

L'architettura dell'informazione come collante fra i diversi canali di un'organizzazione, e come ponte tra fisico e digitale, atomi e bit: il caso dell'Istituto degli Innocenti di Firenze.

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L’Istituto degli Innocenti di Firenze, una delle più antiche istituzioni italiane dedicate alla tutela dell’infanzia, sta abbracciando un approccio sistemico per collegare insieme le diverse fonti di conoscenza che possiede e gestisce sul tema dell’infanzia e dell’adolescenza. L’Istituto è un’organizzazione sfaccettata e comprende fra l’altro:

Pur facendo capo a una medesima struttura, queste diverse realtà hanno per molto tempo proceduto per strade separate, con scarso dialogo e scambio fra loro. A questa fase sta subentrando ora un approccio che — pur rispettando le rispettive differenze e i diversi obiettivi propri di ciascuna attività — tenta tuttavia di stabilire una base di conoscenza comune che permetta legami e interscambi interni molto più intensi. L’idea è cioè quella di attuare una transizione da una logica a silos (o quantomeno per giustapposizione) a una logica eco-sistemica, dove l’insieme è più della somma delle sue parti.

Omnichannel user journey

Lavorando al redesign del sito web del Centro nazionale è nata l’idea di connettere fra loro tutte le diverse realtà dell’Istituto (il museo, l’archivio, la biblioteca). L’idea è cioè quella di creare una serie di percorsi informativi trasversali ai diversi canali, che possano transitare dal web allo spazio fisico e viceversa. Si è affacciata in definitiva l’opportunità e l’esigenza insieme di progettare un’architettura dell’informazione omnicanale capace di tenere unite assieme le diverse aree di attività dell’Istituto.

Il concetto di fondo è quello che le diverse attività dell’Istituto funzionino come i touchpoint di un unico servizio. E che da qualunque punto di esso cominci la nostra esperienza, questa possa proseguire in modo coerente e fluido attraverso uno qualunque degli altri touchpoint: dal sito web, alla biblioteca, al museo o viceversa, senza soluzione di continuità, in un’ottica di arricchimento, prolungamento e diversificazione dell’esperienza di visita.

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