Systems thinking: il caso della metropolitana di Londra

Transport for London annuncia un re-design delle stazioni della metropolitana che è molto di più: un progetto di systems thinking che punta a rinnovare l'intera esperienza, fra service design e architettura dell'informazione pervasiva, design thinking e user experience.

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Design sistemico

La metropolitana di Londra ha rappresentato da sempre un esempio di systems thinking, cioè un esempio di design applicato non semplicemente a un oggetto ma a un intero sistema – in questo caso l’identità stessa della città. La mappa di Harry Beck del 1933 rinunciava all’esattezza della scala per offrire una maggiore leggibilità e soprattutto una nuova identità di Londra: la mappa divenne la città perché ben presto coincise con l’immagine che cittadini e turisti si fabbricavano della città.

Ora, Transport for London (l’azienda che gestisce la metropolitana) ci riprova. Annunciando un re-design delle stazioni che punta chiaramente a rinnovare l’intero servizio – e con esso anche a rammendare il rapporto con la città. L’obiettivo è rendere più coerente il design sia internamente (le varie stazioni fra loro) sia esternamente (con il tessuto urbano), e creare uno spazio più confortevole tanto per le persone che usano il servizio quanto per chi vi lavora.

Il progetto, battezzato London Underground Station Design Idiom, è una grammatica di nove principi-euristiche che puntano a riprogettare in senso sistemico l’intera metro.

London Underground Station Design Idiom

I principi

  1. Raggiungere l’equilibrio nella rete
  2. Guardare oltre i cancelli di Bostwick
  3. Considerare l’insieme
  4. Privilegiare il comfort per il personale e i clienti
  5. Deliziare e sorprendere
  6. Usare i materiali per creare spazi d’atmosfera
  7. Creare atmosfera con l’illuminazione
  8. Integrare prodotti e servizi
  9. Prepararsi al futuro.

I miei preferiti

1. Raggiungere l’equilibrio nella rete

Una buona progettazione si ottiene attraverso l’equilibrio. Per noi questo significa equilibrio tra il patrimonio storico e il futuro, tra l’attività commerciale di una stazione e le informazioni ai clienti, tra la rete nel suo complesso e la stazione come elemento locale (p. 32).

3. Considerare l’insieme

Una buona progettazione inizia considerando l’insieme: l’intera stazione (dai binari ai marciapiedi); l’intero progetto, dall’ingegneria alla finitura della superficie; l’intero team. Si tratta di assicurarsi che le persone giuste siano coinvolte fin dall’inizio. Considerare l'”insieme” significa creare interi spazi con forme chiare, prive di disordine e leggibili per tutti gli utenti e le esigenze (p. 68).

8. Integrare prodotti e servizi

Una buona progettazione non si limita alla scelta dei materiali e dell’illuminazione, ma implica anche l’integrazione degli altri prodotti e servizi che compongono la stazione. Tutti gli arredi, gli impianti e le attrezzature della rete – come le informazioni per i clienti, i dispositivi di sicurezza, le biglietterie, le cornici per i manifesti, la pubblicità, le telecamere a circuito chiuso e la segnaletica – tutti devono essere pienamente integrati nella stazione, in modo da garantire chiarezza e coerenza dai binari ai marciapiedi (p. 165).

Consiglio la lettura integrale del progetto, un capolavoro di design e scrittura in sé.

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