Schede elettorali: Un problema di usabilità?

Due i problemi maggiori che affliggono il design delle schede:

• la scarsa visibilità e chiarezza dei simboli
• la scarsa affordance e prevenzione dell’errore: i simboli sono disposti orizzontalmente molto ravvicinati fra loro; il rischio che il segno su un simbolo invada anche quello vicino – rendendo nullo il voto – è molto alto.

L’articolo Cercasi disperatamente designer per schede elettorali (nella rivista SocialDesignZine) spiega appunto come sarebbe stato possibile migliorare la scheda disponendo i simboli in colonna; ma soprattutto evidenzia come anche un oggetto apparentemente così banale come una scheda elettorale necessiti di un design.

Appena diffusi i facsimili delle schede elettorali, fanno sobbalzare per l’incredibile imperizia dell’impaginato che mette in seria difficoltà la capacità dell’elettore di distinguere e percepire la distribuzione dei simboli.

Tuttavia, nel suo articolo Le schede elettorali, “lanebbia” fa notare che il problema è dovuto alla legge elettorale stessa, che offre indicazioni dettagliatissime sul design delle schede. Indicazioni che a quanto pare sono state seguite alla lettera.

Dopo giorni in cui si sbraitava sul disegno delle schede elettorali, dopo che era stato tirato per i capelli (o si diceva per la giacchetta?) anche Napolitano, dopo che il ministro dell’Interno Amato aveva sostenuto che si era attenuto a quanto previsto dalla Legge, mi sono chiesto: ma cosa dice esattamente la Legge?

Speravo che ne parlassero i giornali ma non ho trovato una riga e quindi sono andato a cercarmela.

[…] Ci sono una serie di indicazioni talmente dettagliate che raramente si trovano nelle norme italiane

[…] Alla legge c’è allegata una tabella contenente il facsimile della scheda. La riporto qui sotto e sotto riporto il facsimile della scheda per le elezioni al Senato che verrà usato domenica e lunedì.

In conclusione: ma di cosa stiamo discutendo???